Additivi nanostrutturanti per polimeri
I filler lamellari nanostrutturanti, noti come Nanoclays, sono materiali altamente versatili, economici e funzionali, utilizzati per migliorare le prestazioni di matrici polimeriche e sviluppare applicazioni innovative in diversi settori.
Le Nanoclays possiedono una morfologia lamellare con spessore di circa 1 nm e lunghezze laterali variabili da decine a migliaia di nanometri. Appartengono alle famiglie delle idrotalciti e delle argille fillosilicatiche. La regione interstrato può essere modificata tramite scambio ionico, migliorando la compatibilità con diversi polimeri e conferendo proprietà funzionali avanzate.
Caratteristiche principali:
- Ottima biocompatibilità → adatte a packaging alimentare e applicazioni biomedicali
- Elevato rapporto superficie/volume → favorisce interazioni con polimeri e materiali
- Elevata capacità di scambio ionico → funzionalizzazione con sali organici, tensioattivi o molecole bioattive
- Effetto barriera → riduzione della permeabilità a gas e liquidi
- Stabilità termica e meccanica → rinforzo dei materiali compositi
- Proprietà reologiche → in sospensioni acquose conferiscono viscosità e tissotropia
Gli additivi Prolabin & Tefarm sono compatibili con qualsiasi processo industriale e possono essere impiegati con le più comuni apparecchiature di trasformazione dei polimeri.
Gli additivi in polvere sono sicuri da manipolare, con particelle micrometriche che eliminano rischi di inalazione o aerodispersione tipici dei nanomateriali. L’esfoliazione avviene solo all’interno di macchine controllate, durante la miscelazione con il polimero.
Tecniche principali di miscelazione:
1. Melt blending → aggiunta al polimero fuso, spesso tramite estrusori bivite corotanti. È il metodo più comune, con forze di taglio elevate che garantiscono dispersione uniforme.
2. Solvent blending → aggiunta alla soluzione polimerica, direttamente o tramite predispersione dell’additivo nel solvente. Permette un controllo preciso del grado di esfoliazione.
3. Polimerizzazione in situ → aggiunta dell’additivo a monomeri o prepolimeri liquidi, con possibilità di predispersione in solvente per ottimizzare la distribuzione del filler.
Il personale tecnico P&T supporta testing, prototipazione e ottimizzazione dei processi.
Gli additivi in dispersione sono ideali per processi che prevedono fasi liquide o solventi. Possono essere forniti come:
- Dispersioni acquose o in solvente
- Gel in alcool o solventi compatibili
Le dispersioni sono ottimizzate per garantire stabilità e qualità fino al momento dell’utilizzo. P&T consiglia il metodo più adatto in base al processo del cliente e supporta la fase di prototipazione industriale.
Per esigenze specifiche, gli additivi possono essere precaricati in polimeri come masterbatch o compound, eventualmente combinati con altri additivi.
Caratteristiche:
- Forma: granuli o pellet, compatibili con normali attrezzature industriali
- Stabilità garantita fino all’utilizzo
- Possibilità di formulare in altri polimeri o sostanze su richiesta del cliente
Il team tecnico P&T è disponibile a consigliare la formulazione e le condizioni operative ottimali, garantendo supporto completo dalla prototipazione alla produzione su scala industriale.
